“Irma, non morire tra gli stranieri” è la supplica che la madre della giovanissima Irma pronuncia sul letto di morte e che ossessionerà la ragazza per molto tempo. Siamo nella seconda metà dell’Ottocento a Opi, paesino di pastori sui monti dell’Abruzzo, durante il periodo in cui il miraggio della “fortuna” in America richiama frotte di giovani disperati Oltreoceano. Irma, profondamente legata alle sue radici, deciderà di partire spinta soltanto da un timore inconfessabile e dalla mancanza di prospettive. Ed è nel momento in cui la giovane si incammina alla volta di Napoli per imbarcarsi sulla Servia con l’idea di raggiungere il fratello – chissà dove, chissà come – che la ragazzina timida e ignorante, armata solo dell’ago con cui ricama panorami incantevoli, inizia un lunghissimo percorso di emancipazione all’insegna del coraggio e dell’affermazione di sé.Con grande sensibilità e un’eccellente abilità narrativa, Pamela Schoenewaldt segue la “sua” Irma dapprima nella lunga traversata in terza classe, insieme ad altri disperati come lei pronti a tentare la sorte nel Nuovo Mondo, e poi nelle tante avventure che la timida ma indomita sartina affronta lungo la strada che da New York la porta a Cleveland, poi a Chicago e infine a San Francisco: lunghi spostamenti in treno, incontri con rapinatori e criminali, padrone avide e disoneste e poi la svolta. Irma finalmente riesce a trovare la propria strada…Un romanzo di formazione potente in cui ogni tappa lascia qualche cicatrice sul corpo e nella mente della protagonista che da ragazzina timida e ignorante diventa una giovane donna realizzata e sicura di sé, in grado di accettare il suo destino e la sua nuova patria senza mai rinnegare le amate radici.
Uno stile franco e diretto,
la memoria trattata con affetto.
Dacia Maraini
Pamela Schoenewaldt, scrittrice americana, vive a Knoxville, Tennessee (USA), con il marito Maurizio e il cane Jesse. Ha insegnato Letteratura inglese presso l’Università del Tennessee e a Napoli, dove ha vissuto per dieci anni.
Ha pubblicato tre romanzi storici sull’esperienza dell’emigrazione: When we were strangers (2011), Swimming in the Moon (2013) e Under the same blue sky (2015). Ha vinto diversi premi internazionali per i suoi racconti. Il suo testo teatrale Espresso con mia madre è stato prodotto e messo in scena a Napoli. I suoi libri sono già stati pubblicati in olandese, tedesco, polacco e russo. Straniera è il suo primo romanzo tradotto in italiano.
https://www.panorama.it/straniera-di-pamela-schoenewaldt-la-recensione
https://www.meloleggo.it/straniera-pamela-schoenewaldt_1232/
https://www.lankenauta.it/?p=18353
https://www.cittanuova.it/in-libreria-685/?ms=005&se=017
https://www.mentinfuga.com/tra-poeti-mapuche-e-ambiente-anticicloni-destate/