€ 38.00
Autore: Franco Di Tizio
Genere: Saggistica
Formato: 17×24 cm
Edizione: 2014
Pagine: 412 con illustrazioni fuori testo
Collana: Biblioteca dannunziana
ISBN: 978-88-97417-52-1
«Carissimo babbo, il giubilo che il mio cuore prova mi fa prendere la penna per annunziarvi la buona nuova di essere il primo della classe»: così scriveva, in una delle sue prime lettere al padre dal collegio in cui era dodicenne convittore, a Prato, Gabriele d’Annunzio. Ed è già la figura di uno scrittore a cui la vulgata del vate non ci ha certo abituato: infatti, la figura di scrittore che emerge da questa sottile e pur voluminosissima indagine non è quella più conosciuta ma quella quasi tenuta nascosta, segreta, rimasta in traccia solo nelle lettere scambiate con la famiglia d’origine. Sette capitoli in cui, investigando l’epistolario sterminato tra lo scrittore di Pescara e i membri della sua famiglia, viene restituita l’immagine di un personaggio della letteratura italiana del Novecento lontano da infingimenti e mitologie che, al contrario, ne hanno caratterizzato la storia.
Le lettere con il padre, quelle con la madre, Luisa De Benedictis, poi con le sorelle Anna, Elvira ed Ernestina, ed infine con il fratello Antonio dipanano un intricato intreccio di relazioni affettive nell’ambito familiare di Gabriele d’Annunzio e tratteggiano la verità umana di un uomo legatissimo ai propri familiari, dotato di una sensibilità e di una generosa bontà d’animo che pochi si aspetterebbero pensando al Comandante della Reggenza del Carnaro. Franco Di Tizio è ormai da lungo tempo uno dei più sagaci raccoglitori di documentazioni dannunziane, abituato a mettere insieme migliaia di carte e comporre quadri unici da tessere disparate: carteggi con scrittori (suo il volume di lettere di d’Annunzio con Giuseppe Mezzanotte), con editori (l’inedito carteggio d’Annunzio-Mondadori), con giornalisti (d’Annunzio-Albertini) ed ora con i familiari della famiglia d’origine. Opere monumentali di cui gli studiosi non possono certamente fare a meno.