Come se fosse un mosaico composto dai frammenti di cuori dei suoi personaggi, questo romanzo incastona l’una sull’altra storie di donne e uomini, raccontate sempre attraverso uno sguardo trasversale e sopra le righe. Ispirandosi al meccanismo narrativo del celebre Girotondo di Arthur Schnitzler, che l’autrice riprende con una certa elasticità, nel micromondo creato dalla Bomoll tutto è mosso man mano dalla passione o dal desiderio, dalla rabbia o dalla noia, dal rammarico, dalla vendetta. Fra i personaggi che si incrociano come in un gioco a incastri incontriamo varie tipologie di amanti e fidanzati, dal feticista dei piedi, alla ragazza che rivede tutti i suoi ex, dalla moglie di un politico e la figlia anoressica alla medico legale anaffettiva, passando per un giovane ribelle, una poliziotta coi sensi di colpa, un trans che canta le canzoni di Mina, una paranoica signora e la sua nuora cattiva, fino ad un’attrice nostalgica e la donna che le rubò il cuore e forse la vita.
Cinzia Bomoll si muove tra cinismo e sentimentalismo, tra i toni della commedia nera e del racconto intimista, disegnando personaggi ben congegnati, che si muovono in maniera imprevedibile e hanno tutti in comune
la sensazione d’essere in attesa di qualcosa o qualcuno. Cuori a spigoli è un romanzo vivace dalle varie chiavi di lettura, da cui emerge intenso quel senso di irrequietezza e isolamento legato alla nostra società, una narrazione coinvolgente in cui l’amore scorre lungo ogni pagina fino al sorprendente e inaspettato colpo di scena finale.
Quella mattina del 2 agosto arrivava sua madre a fargli visita da Lecce e lui era in ritardo per colpa del suo orologio da polso che si era fermato nella notte. Non era ad aspettarla alla stazione, come aveva promesso, lasciandola perplessa al binario per quasi un’ora. Dalle 9.50 alle 10.20. Lui arrivò di corsa alle 10.40…
Cinzia Bomoll esordisce giovanissima nel ’98 con un racconto selezionato tra centinaia per l’antologia di Einaudi Stile Libero Ho qualcosa da dirvi sulle condizioni giovanili.
Laureatasi all’Università di Bologna, sua città d’origine, si trasferisce a Roma e frequenta il corso RAI-script di sceneggiatura, iniziando contemporaneamente a lavorare per la tv come autrice e regista. Nel 2006 esce il suo primo romanzo, Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi Editore).
Dividendosi tra scrittura e cinema dirige diversi cortometraggi e documentari fino all’esordio cinematografico nel 2007 col film Il segreto di Rahil, distribuito in USA e Canada. Nel 2011 esce il suo secondo lungometraggio, Balla con noi, un musical prodotto da RAI Cinema. Nello stesso anno sempre per Fazi Editore, pubblica il romanzo Sessantanove. Si trasferisce per un periodo nel deserto del Mojave in California dove nasce sua figlia. Nel 2015 fonda una casa di produzione chiamata Amarcord con cui collabora a coproduzioni di film e documentari dalle tematiche forti.