Cosa fa un poeta davanti a una donna? Si stupisce, iniziando a immaginarne il segreto, e a curarne la storia. È quello che ha voluto tentare Davide Rondoni con Cinque donne e un’onda, questo libro forte e strano, mio lettore, che s’incendia tra le mani di chi vorrà accettarne la scommessa: raccontare, sottoforma di teatro e poesia, l’indecifrabile regalità con cui ogni donna, al di là del suo essere serva o regina, nobilita l’esistente, lo rende presente. Passando così dalla bellezza sanguinosa di Caterina Sforza, a quella leggendaria di Giulia Gonzaga, e ancora alla bellezza granitica di Ghertruda, madre di Amleto, fino a quella spezzata di Elisabetta Sirani e quelle struggenti, immaginate di Eluana Englaro e Vittoria Colonna Marchesa di Pescara, Davide Rondoni ce ne fa conoscere la voce. Infine, un omaggio a una sconosciuta, un “canzoniere sbranato” opposto a quelli della tradizione, opere in cui risolvere il mondo: qui si presta attenzione ferita e aperta al segno dell’onda che in questa presenza passa e chiede di legare l’istante al destino.
Almeno le labbra, qui le labbra
con cui pronunciare
fosse ultima cosa prima di morire
come sei bella,
salvandosi almeno loro
le lacrimose labbra, o no
nemmeno l’ultimo filo d”oro
della bocca che sorride, freme, no,
come sei bella, salvandosi niente,
solo
lei, la voce, o rimasuglio
Davide Rondoni (Forlì, 1964) è poeta e scrittore. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia come Il bar del tempo (Guanda, 1999), Avrebbe amato chiunque (Guanda, 2003), Apocalisse amore (Mondadori, 2008) e Si tira avanti solo con lo schianto (WhiteFly, 2013).
È tradotto in vari paesi in volume e rivista ed è presente nelle più importanti antologie. Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». In prosa ha pubblicato Gesù, un racconto sempre nuovo (Piemme, 2013), Hermann (Rizzoli, 2010), L’amore non è giusto (CartaCanta, 2013), Se tu fossi qui (San Paolo Editore, Premio Andersen 2015), E se brucia anche il cielo (Frassinelli, 2015) e diversi saggi tra cui Il fuoco della poesia (Rizzoli, 2008), Contro la letteratura (Saggiatore, 2011) e Nell’arte vivendo (Marietti, 2012).