€ 18.50
Autrice: Anne MacDonell
Prefazione di Maura Chiulli
Introduzione, traduzione e nota traduttiva di Marco Olivieri
Collana: Comete. Scie d’Abruzzo
Direttore della collana: Peppe Millanta
Ufficio stampa: Alessandra Renzetti
Itinerari: Serena D’Orazio
Genere: Saggio con itinerari
Formato: 12×18 cm
Edizione: 2024
Pagine: 480 con 13 immagini a colori
ISBN: 979-12-5488-120-0
C’è una metà di Abruzzo di cui si è raccontato poco o nulla nel passato.
Una metà di Abruzzo che è stato ai margini dell’interesse di chi l’Abruzzo lo ha attraversato.
Una metà di Abruzzo che non era percepito come significativo per esprimere il carattere della nostra Regione.
Eppure proprio quella metà è stato il perno di questa terra, ne ha assicurato la sopravvivenza nei momenti più difficili, ed ha garantito il tramandarsi delle sue tradizioni e dei suoi usi più viscerali.
Quella metà di Abruzzo al femminile, composto da madri, mogli, nonne e figlie, trova finalmente la sua voce tra le pagine di questo resoconto, non a caso scritto da una donna, Anne MacDonell, che insieme a Amy Atkinson intraprese un viaggio nel 1907 nell’Abruzzo selvaggio.
«La battagliera, la profetessa, la santa e la brigantessa sono, nelle terre d’Abruzzi, tutte figure femminili ben riconosciute» ci dice la MacDonell, sottolineando quanto nella nostra terra la presenza femminile sia non solo affatto accessoria, ma anzi sia stata il vero fulcro attorno al quale si organizzava la vita sociale. Donne abituate spesso a stare sole – basti pensare ai lunghi inverni della transumanza, con i mariti pastori costretti a scivolare via lungo i tratturi – e che in quella solitudine hanno sempre trovato la forza e la capacità per andare avanti.
Un viaggio questo, uno dei pochi di quel periodo, che ha un occhio di riguardo nel raccontare l’Abruzzo delle donne, troppo spesso sottovalutato.
Peppe Millanta
Direttore della collana
Anne MacDonell, scrittrice britannica, nel 1907 intraprese un viaggio attraverso l’Abruzzo, ed i suoi appunti confluirono nel volume In the Abruzzi. With twelve illustrations after water-colour drawings by Amy Atkinson. Dal testo apprendiamo che l’autrice viaggiava con Amy Atkinson, un’amica pittrice che dipinse ad acquarello i paesaggi che illustrano il libro.
Marco Olivieri ha conseguito il dottorato in Anglistica ed è stato assegnista di ricerca in Ecocriticism ed Ecological Linguistics presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ateneo nel quale è docente a contratto di lingua inglese. Traduttore di Lewis Carroll (Il gioco della logica) e Leslie Stephen (Sfida tra le Alpi. Ricordi di uno scalatore vittoriano), ha condotto studi sull’immaginario antropologico di Thomas Hardy, la scrittura di viaggio di George Gissing, la scrittura postmoderna di Martin Amis. Interessato alle pratiche dell’antropologia religiosa ha pubblicato, tra gli altri, il saggio La gioconda miseria. Fenomenologia del tarantismo (Carabba, 2023).