€ 13.50
Autrice: Daniela D’Alimonte
Prefazione: Giovanni D’Alessandro
Collana: “Comete. Scie d’Abruzzo” – Serie Fucsia
Direttore della collana: Peppe Millanta
Ufficio stampa: Alessandra Renzetti
Illustrazioni: Luca Di Francescantonio
Pagine: 144
Formato: 12×18 cm – Brossura
ISBN: 979-12-5488-099-9
La parola “parola” (e scusate il gioco di… parole!) deriva dal latino parabola e significa “similitudine”, parabolé in greco, che viene dal verbo parabàllo che sta per “confronto, mettere a lato”.
Scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati. Si tratta infatti di veri e propri specchi, capaci di riflettere però non solo il nostro presente, ma anche e soprattutto il nostro passato, raccontandoci moltissimo della nostra storia.
Nei secoli siamo infatti migrati sì fisicamente, passando da un luogo all’altro, ma siamo soprattutto migrati a livello astratto, “abitando” via via parole diverse, immaginari diversi, e quindi mondi diversi, che abbiamo scelto perché capaci di raccontarci.
L’immaginario che scaturisce dalle parole raccolte in questo libro è quello del nostro Abruzzo, “grande produttore di silenzio” come lo descriveva Giorgio Manganelli: eppure tra quei silenzi ci sono parole che sanno raccontarci ancora molto di noi.
Peppe Millanta
Direttore della collana
Daniela D’Alimonte è dirigente scolastico e giornalista pubblicista. Cultrice di “Dialettologia e Linguistica italiana” e di “Linguistica e linguaggi settoriali” presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-
Pescara, è studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto. È autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica.