€ 16.50
Autore: Nicola Muschitiello
Genere: Poesia
Formato: 11×17 cm
Edizione: 2021
Pagine: 260
Collana: L’Angiolo. Diretta da Federica D’Amato
ISBN: 978-88-94890-62-2
In questo libro è raccolta una parte delle molte poesie scritte dal poeta in un arco temporale alquanto ampio, fra i diciassette e i quarantadue anni. Una testimonianza “storica” (1980) di André Pieyre de Mandiargues ne partecipa caratteri che si sono mantenuti costanti:
“Vorrei ringraziare del dono che ci fa ora Nicola Muschitiello, il più giovane e per quanto mi riguarda l’ultimo arrivato a fare così buon uso di un così difficile strumento. Ringraziarlo di esistere, come si diceva una volta, e ringraziarlo di vivere per scrivere in poesia – sì, è questo che voglio dire. La plaquette con cui ha esordito, Il primo sonno del baco, mi aveva colpito, tre anni fa, per la scioltezza e l’originalità di una forma così limpida, musicale e pura. Le stesse qualità le ritrovo, maturate – mi sembra – e forse affinate, nelle nuove poesie, dove il discorso amoroso si estende e si prolunga in un sentimento del tempo che potrebbe indurci a pronunciare il termine – ormai entrato nella cultura italiana – di “metafisica”. Ma quello che più conta – e in questo sono sicuro di non sbagliare – è l’intelligenza, la bellezza del discorso metrico, di cui i poeti e gli amici della poesia sono tenuti a dare atto, con un senso di gratitudine verso chi gli ha dato forma.” (Trad. di Guido Neri)
Alle tue reni voglio dare
ambra di capodoglio,
intelligenza di delfino –
indolenti e profumate
le accarezzerei col mare
sulle spalle,
la schiuma sulla spina –
e lenti baci
alla tua nuca nuda…
Poeta con “una vera voce”
(Italo Calvino, 1978)
Nicola Muschitiello (marzo 1953) ha pubblicato sei libri di poesia (Il primo sonno del baco, 1977; Terra celeste, 1999; Lo sgabello, 2003; L’Escabeau, uscito in Francia, 2008; Misericordia di primavera, 2010; La rosa eterna, 2015) e un libro di lettere d’amore (Non sei lontana, 2005). Ha tradotto e curato Piccoli poemi in prosa (1990), Il mio cuore nudo (1998), I paradisi artificiali (2009) e I fiori del male (2012) di Charles Baudelaire, L’amore (1987) di Jules Michelet, Il terrore e la pietà (1992) e Vite immaginarie (1994) di Marcel Schwob,
La cavaliera della morte (1996) di Léon Bloy, Lettere alle amiche (2016) di Louis-Ferdinand Céline ed altre opere ancora (presso Bur-Rizzoli, Einaudi, Adelphi). Ha curato una monografia sulla misteriosa “Ælia Lælia” (Ælia Lælia, il Mulino, 2000). Ha insegnato Traduzione Letteraria all’Università di Siena e di Bologna. Si occupa di teatro e di musica, come ideatore di concerti e dicitore.