€ 25.00
Autore: Salvatore Di Vilio
Genere: Fotografico
Formato: 22×22 cm, brossura
Traduzione dei testi da Italiano in Inglese di Alexander L. Daguerre
Edizione: 2019
Pagine: 109
ISBN: 978-889-4890-95-2
“La fotografia interroga il molteplice, può solo confrontarsi con il contingente, scivola sulla superficie del significante alla ricerca di tracce ed indizi. Salvatore Di Vilio è un indagatore del presente, sempre ingenuo e pronto alla sorpresa. Un autore è prigioniero di un mondo interiore, vive il demone delle fantasie vissute da bambino, corre per tutta la vita per ritrovare il punto di partenza. La verifica del proprio sguardo non può che avvenire che in terra straniera. Le foto della Cina di Salvatore raccontano Succivo, il basso casertano, trovano assonanze e consonanze che ci sorprendono. Il suo sguardo individua con la sicurezza, che solo il dubbio sa dare, gli elementi universali che vi sono in un viso, in un paesaggio. È un esploratore dell’animo umano curioso ed insaziabile. Leonard Freed ci ricorda che “la fotografia deve raccontare una storia, la gente deve guardarla come se stesse leggendo una poesia. Una buona fotografia deve essere come un piccolo poema”. Ed è questo che sono le fotografie di Salvatore, dei piccoli poemi, uno sguardo lirico sull’essenza dell’essere umano, che trova la sua manifestazione nei ritratti dei contadini della sua infanzia e che ritrova nella Cina. L’oggettività del reale diventa materia incandescente, intima e personale, quando viene compressa nel meccanismo ottico, chimico ed elettronico. La memoria di macchina legge le ombre e le luci del nostro animo. In questo indagare i confini, i limiti, gli anfratti dell’umanità, l’arte trova la sua realizzazione più vera. I fotoni di luce accarezzano il reale per riportarne impronte su supporti sensibili. Il vero fotografo è sensibilità pura, carta moschicida che comprime il reale per darne un’infinita estensione emotiva. Serge Pey ci ricorda che “Una fotografia è un soffio che frattura un vetro posato sul mondo… Il fotografo è un vetraio, ma anche un collezionista di vetri infranti, dietro ai quali appaiono fantasmi che ci attraversano”. Non pensiamo troppo nel guardare le immagini di Salvatore, perdiamoci in questi frammenti di umanità, lasciamo che sia la nostra memoria emotiva a dialogare con il tempo senza tempo delle foto raccolte in questo libro.” (Luca Sorbo)
AUTORE
Salvatore Di Vilio, Succivo. Fotografo. Dal 1979 è un testimone sincero e poetico del suo territorio. Una carta moschicida dove i tempi ed i luoghi sono compressi per vivere un’estensione visiva di rara efficacia. Tra l’altro ha pubblicato “Trionfo e morte di Carnevale un Carnevale Atellano, Sant’Arpino 1982-1999”, testo di Giuseppe Montesano, 2009; “I giorni della canapa Storia per immagini in Terra di Lavoro”, testo Fiorenzo Marino, Rogiosi editore, 2012; “Contributo fotografico: Museo Archeologico di Reggio Calabria I BRONZI DI RIACE NOSTOS IL RITORNO”, a cura di Marcello Sestito, Città del Sole Edizioni-Laruffa Editore; “EX Moneta”, testo di Luigi Pingitore, il Ponte/etrarte editore,2017; “LA LUNA E I CALANCHI”, testi Franco Arminio, il Ponte/etrarte editore,2018.