Sono passati tre anni da quando Marco Pacifico ha smesso di operare a causa di un burn out, rintanandosi nel suo paese natale. Sta attraversando Pantan’, il suo lago, quando il passato torna a fargli visita: Elisa Morsi, una collega con la quale aveva avuto una relazione, è stata trovata morta in ospedale. Il commissario che conduce le indagini ha fretta di archiviare il caso come suicidio, ma i forti contrasti di Elisa con il primario, alcuni particolari inizialmente trascurati e le rivelazioni dell’amico Paolo, convincono Marco che Elisa sia stata uccisa perché sapeva troppo.
Neanche l’ispettore Galeno crede che si tratti di un suicidio, così i due chirurghi, con il suo aiuto, si ritroveranno a indagare su un possibile omicidio.
Burn out ci fa esplorare, attraverso una serie di colpi di scena, il lato oscuro del mondo celato sotto il bianco puro di un camice; ci fa vivere sulla pelle il tormento per un mestiere dove le soddisfazioni fanno i conti con tanti sacrifici e rinunce, dove spesso amore e amicizia vengono recisi con il bisturi, dove il fuoco della passione può soccombere al potere, dando vita a reazioni inaspettate, come quelle di un burn out.
Michele Di Mauro è nato a Lesina e vive a Lanciano. È laureato in Medicina e specialista in Cardiologia e Cardiochirurgia. Coltiva da diversi anni la passione per il teatro, sia in qualità di attore e regista, che di sceneggiatore.
Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo L’Uomo-Carbone (Sensoinverso Edizioni), dedicato alla tragedia di Marcinelle del 1956, con il quale nel 2014 si è aggiudicato il premio “Cesare Pavese” nella sezione medici scrittori. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo Kaleido, il circo delle donne (Valletta Edizioni), incentrato sulla discriminazione di genere, attraverso la metafora del circo, aggiudicandosi il premio della giuria al I Festival “Charles Bukowski”. Con il racconto Vita, merda e morte! è stato finalista al premio Racconti Brevi “John Fante” nel 2015.