Peppino Giunta, siciliano di nascita e milanese d’adozione, nello spazio di una notte racconta il suo drammatico vissuto al capo della redazione dove lavora come correttore di bozze. Ma ricostruendo i dolori del passato nella sua Giramonte, paesino ai piedi dell’Etna brulicante di contadini orgogliosi e passioni umane troppo umane, aumentano le probabilità di perdersi tra apparenza e realtà.
Quanto può far male il rifiuto della diversità? Può, almeno la morte, spegnere i vecchi rancori familiari?
Il romanzo è liberamente ispirato al “delitto di Giarre” del 1980, che portò alla fondazione del primo nucleo di militanti gay e l’anno successivo, a Palermo, alla prima Festa nazionale dell’orgoglio omosessuale.
Rosa Maria Di Natale, giornalista professionista, vive e lavora a Catania. Ha vinto il “Premio Ilaria Alpi” nel 2007 con una video-inchiesta. È stata docente a contratto di Giornalismo, comunicazione e nuovi media all’Università di Catania e ha pubblicato Potere di Link – Scritture e letture dalla carta ai nuovi media (Bonanno, 2009). Promuove e coordina gruppi di lettura in presenza e sul web. Ha pubblicato racconti su Linus e Maltese Narrazioni. Questo è il suo romanzo d’esordio.