La maestra supplente, è la storia dell’infatuazione che suscita nel compassato Sacchini, colto insegnante quarantasettenne, l’arrivo nella sua scuola di una collega ventenne. Il racconto analizza la pulsione emotiva che l’uomo, marito e padre, vive. È un viaggio nella sua psiche, folgorata dall’incontro con la giovane donna tanto diversa da lui, che procura emozioni di rimpianto per la vita passata, per le occasioni perdute. La descrizione dell’innamoramento per la donna offre lo spunto per approdare ad un’osservazione più ampia sulla condizione di un uomo che, a mezza vita, si volta verso un indietro che si allontana e si affaccia su un avanti che incombe.
«Caro Di Giorgio, mi dice l’amico Russi che hai scritto parole assai intelligenti sulla figura di Ennio Flaiano in una rivista abruzzese. Potresti farmi avere una copia di questo articolo? Tutto ciò che riguarda Flaiano naturalmente mi interessa, ma difficilmente – in quello che è stato scritto – ho trovato intelligenza oltre che (assai giusta) commozione…»
Renato Minore, 10 settembre 1973
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«Caro Di Giorgio, ho ritrovato nel Tuo stile un po’, anzi molto di quel modo tutto abruzzese, tra l’ironia e l’indifferenza verso se stessi, tra l’amore e la tolleranza verso gli altri, che ci viene da una tradizione più cattolica che cristiana e che ci spinge sovente all’isolamento ed alla rinuncia…»
Ennio Flaiano, 17 settembre 1970
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«Caro Di Giorgio, grazie per la sua gentile lettera e per l’annunciata recensione al Marziano, che leggerò avidamente. Tengo molto al suo giudizio e da Lei accetto ogni eventuale rimprovero…»
Ennio Flaiano, 23 dicembre 1971
Antonino Di Giorgio (1928-2000) è stato figura ed intellettuale di spicco della cultura abruzzese. Scrittore apprezzato da quanti lo hanno letto nei circuiti editoriali minori in cui la sua opera è stata pubblicata: Ragionamenti ed altre prose, Carabba Editore, 1982; Un’estate in bicicletta, Carabba Editore, 1992; Una casa di donne ed altri racconti, Carabba Editore, 2001. I suoi scritti sono tutti rivolti all’analisi della condizione umana, sorpresa dal tempo, oppressa dal progresso, deliziata dall’arte, nutrita dai libri, oscurata dal consumismo, librata verso la libertà. La lettura dei suoi testi svela una vasta gamma di sensazioni e riflessioni che la sua penna riesce a scoprire e far cogliere al lettore. Vincitore del Premio Teramo e del Premio Stradanova, ha collaborato con varie riviste letterarie: «Il Mondo Di Pannunzio», «Tempo Presente», «Oggi e Domani», «Dimensioni», «La Rivista Abruzzese». Il romanzo La maestra supplente, rinvenuto nell’archivio della sua casa di Casoli, è un inedito della fine degli anni ’60.