IL LIBRO
Quando un grande scrittore affronta la tragedia, anche l’inimmaginabile si fa quasi comprensibile, e attraverso le sue parole noi riusciamo a recuperare, tra la polvere di infinite macerie, il senso di quanto continua a non poter essere raccontato. In questi Tre notturni (e una lettera), Giovanni D’Alessandro ci parla della città dell’Aquila prima, durante e dopo il terremoto del 6 aprile 2009, astraendo il dolore da qualsiasi facile retorica e riconsegnando la bellezza alla bellezza, la morte alla morte e la storia di una grande città al suo destino di rinascita. Tre racconti che, in notturna, ci narrano l’amore adolescente, l’amore di due madri, e l’amore per la storia, con una lettera finale in cui tutta la commozione viene riconsegnata alla luce, aprendo dell’Aquila la porta che sempre conduce alla speranza.
«Ho trascorso all’Aquila la mia prima notte da solo con una ragazza. E c’era più magia in quel darci la mano e in qualche bacio a occhi chiusi contro il mondo, di quando il mondo non avrebbe più avuto segreti. C’era la meraviglia di un tempo che arrivava, pieno di cose nuove da esplorare. Il conoscerle avrebbe tolto loro smalto. La notte non sarebbe stata mai più tanto nera e una città mai più tanto bianca. Oggi io so altri colori: il grigio, più del bianco e nero. Oggi io so la vita».
Chi è Bartleby per Giovanni D’Alessandro?
«Bartleby è la creatura che vive di vita propria senza chiedersi quale sia e senza rispondere a chi, volendo definirla, inevitabilmente ed etimologicamente la circoscriverebbe».
Giovanni D’Alessandro è nato a Ravenna
nel 1955. Laureato in legge, vive e lavora a Pescara. Ha esordito nel 1996 con il romanzo
Se un Dio pietoso (Donzelli), finalista al
Premio Viareggio e vero e proprio caso editoriale, tradotto in varie lingue e pubblicato in Francia da Flammarion. Sono seguiti i I fuochi dei kelt (Mondadori, 2004), La puttana del tedesco(Rizzoli, 2006), Soli (San Paolo, 2011) e La tana dell’odio (San Paolo, 2013), romanzi con cui si è aggiudicato numerosi premi, in Italia e all’estero. È del 2008 la raccolta di racconti Il guardiano dei giardini del cielo (San Paolo, 2008). Autore di saggi e interventi in quotidiani e riviste, si interessa di letteratura anglosassone e di storia dell’arte.