€ 16.00
Autore: Fëdor Dostoevskij
Saggio di Leone Ginzburg
Traduzione: Enrichetta Carafa D’Andria
Illustrazione in copertina di: Fiorindo Ricci
Genere: Romanzo
Formato: 13×20 cm
Edizione: maggio 2017
Pagine: 332
Collana: Ismaele
ISBN: 978-88-94890-02-0
Romanzo scritto nel 1861 al termine della pena scontata in Siberia. Un’opera in parte autobiografica e ispirata alle condizioni che l’autore visse in prima persona in carcere. Scritto nella forma avvincente e incalzante del diario, lo scrittore russo, nella prefazione del manoscritto, si attribuisce la paternità di una confessione di un recluso immaginario accusato di aver ucciso la moglie. Intanto gli altri carcerati che popolano le celle, ma anche i carcerieri, vengono splendidamente descritti, tanto da far emergere la loro nascosta umanità, i loro sentimenti più profondi, i loro intimi segreti o tragiche colpe.
Un libro che riflette sulla condizione umana, sulla speranza, sulle ingiustizie, sul senso profondo della libertà, ma soprattutto tenta di comprendere il destino dell’essere umano e per il quale Tolstoj disse: «un modello dell’arte superiore, religiosa, proveniente dall’amore di Dio e del prossimo».
Prima di predicare altrui, date voi stessi l’esempio.
Sarete seguiti.