«Si va via tutti, macchine e maestranze, si va in Argentina dove c’è terra e lavoro per ciascuno!»
Nell’Italia del dopoguerra la crisi appare irreversibile, così la famiglia di Milo e gli altri dipendenti della Cotosan seguono l’invito del padrone e si imbarcano per l’America, ricolmi di speranze.
Ma il “sogno americano” tramonta a Pedro Luro, el pueblo fantasma: non esistono alloggi, non esiste la fabbrica. Gli imprevedibili tornados e la persistente siccità rendono impossibili l’allevamento e l’agricoltura.
La pampa sconfinata, simbolo di vuoto e solitudine per gli adulti, rappresenta però per i ragazzi un deserto brulicante di vita, un regno di libertà, teatro di eccitanti avventure: la caccia alle formiche culone antropofaghe e alle vizcachas, la fuga da fantasmi e ragni giganti, il morso letale della vedova nera, le esplorazioni coi peones…
E poi l’incontro di Milo col lato oscuro di Dio, nel collegio salesiano di Fortín Mercedes, il continuo migrare dall’una all’altra estancia, gli ultimi giorni di totale isolamento e infine l’ennesimo sradicamento dall’uno all’altro continente e lo struggente addio a cani e cavalli, compagni di avventura… alle stelle lontane della Croce del Sud.
Emilio Barbarani è nato a Verona nel 1940 e vive a Roma. Laureato in Legge e in Scienze politiche, nel 1967 intraprende la carriera diplomatica. Dopo aver prestato servizio a Madrid e a Buenos Aires, nel 1974, in seguito al colpo di stato militare, viene inviato a Santiago del Cile, dove tornerà come ambasciatore nel 1998. Ha concluso la sua carriera come ambasciatore a Lisbona. Nel 2019 ha ricevuto il Premio speciale internazionale Flaiano di narrativa per il suo libro “Chi ha ucciso Lumi Videla?” (Mursia) e pubblicato il romanzo “La via dei topi. Sulle tracce dei Nazisti in Argentina” (Ianieri Edizioni).