€ 38.00
Autore: Franco Di Tizio
Genere: Saggistica
Formato: 17×24 cm
Edizione: 2016
Pagine: 504 con illustrazioni fuori testo
Collana: Biblioteca dannunziana
ISBN: 978-88-88302-67-6
Il Poeta nei confronti dei figli non fu né buono né cattivo ma “sui generis”, cioè un padre atipico, come del resto inconsueti furono tutti i suoi comportamenti.
“L’attenta indagine che Franco Di Tizio da tempo conduce sugli aspetti complessi della personalità di Gabriele d’Annunzio si incentra questa volta sui rapporti del poeta col figlio primogenito, Mario, e ne illustra le fasi alterne, a volte improntate a una sincera affettività, altre volte di brusco distacco (e in questo caso, tanto a causa dell’insistenza del figlio nel chiedere soccorsi pecuniarii, quanto per i mutevoli umori del padre, specie nei tardi anni della claustrazione del Vittoriale).
Sebbene fornito di buona cultura e di un’efficace capacità espressiva, venata dalla naturale tendenza alla battuta salace, Mario d’Annunzio fu a lungo costretto a una letargica vita di burocrate, che non gli piaceva affatto. Pur nell’andamento desultorio di cui si è detto, il suo legame col padre dura per lunghi anni, sullo sfondo di un periodo storico tra i più convulsi dell’Italia, sicché la raccolta prevalentemente epistolare, ma anche nutrita di brani giornalistici e testimonianze personali, allestita da Franco Di Tizio, si risolve in uno sguardo ad ampio raggio sulle vicende della prima metà del Novecento.
Ed offre anche una probabile risposta a un interrogativo che da tempo percorre l’ormai sterminata bibliografia dannunziana: cioè, se il Vate pescarese sia stato un autentico padre o se abbia sacrificato al culto delle Muse ogni pur doveroso sentimento familiare. La risposta è racchiusa nelle dense pagine di questo volume, sicché al lettore spetta il compito di individuarla.
Umberto Russo
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L’autore
Franco Di Tizio, nato il 14 ottobre 1948 a Francavilla al Mare, è medico umanista. Ha esordito in campo letterario, a vent’anni, pubblicando una raccolta di poesie, Aliquando permutabo (Solfanelli, 1968). Studioso del Cenacolo michettiano e, principalmente, biografo dannunziano, ha dato alle stampe numerosi libri, tra cui: Francesco Paolo Michetti nel cinquantenario della morte (Brandolini, 1980), Francesco Paolo Tosti (Brandolini, 1984), Bibliografia essenziale di Mario Vecchioni (Solfanelli, 1986), Costantino Barbella (Solfanelli, 1991), Carte dannunziane (Menabò, 1998), Il Camarlingo e la Camerlengo (Ediars, 2000), L’Attendente e il Vate (Ianieri, 2001), D’Annunzio e Michetti. La verità sui loro rapporti (Ianieri, 2002), Paolo De Cecco e gli amici del Cenacolo michettiano, (Associazione culturale “Amici del libro”, 2002), D’Annunzio e Albertini. Vent’anni di sodalizio (Ianieri, 2003), Lina Cavalieri. La vita (1875-1944) (Ianieri, 2004), Antonietta Treves e d’Annunzio (Ianieri, 2005), Basilio Cascella. La vita (1960-1950) (Ianieri, 2006), D’Annunzio e Mondadori (Ianieri, 2006), Francesco Paolo Michetti nella vita e nell’arte (Ianieri, 2007), La Santa Fabbrica del Vittoriale nel carteggio inedito d’Annunzio-Maroni (Ianieri, 2009), D’Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879-1933 (Ianieri, 2009), La tormentata vita di Gabriellino d’Annunzio nel carteggio inedito con il padre (Ianieri, 2010), Giuseppe Mezzanotte e d’Annunzio. Cinquant’anni di amicizia (Ianieri, 2011), Gabriele d’Annunzio e la famiglia d’origine (Ianieri, 2013), Guido Treves e d’Annunzio negli anni del declino della Casa Editrice (Ianieri, 2014), D’Annunzio e la figlia Renata. Carteggio inedito 1897-1937 (Ianieri, 2015), Bibliografia essenziale di Umberto Russo (Ianieri, 2015), Gabriele Cruillas. Il figlio non riconosciuto da d’Annunzio (Ianieri, 2016) e Gabriele d’Annunzio e il figlio Veniero (Ianieri, 2016).