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Autore: Franco Di Tizio
Genere: Saggio
Formato: 17×24 cm
Pagine: 592
Legatura: Brossura, con 52 illustrazioni
Edizione: 2022
All’inizio dell’anno 1936 d’Annunzio abitava in una villa acquistata nel 1921, ristrutturata e ribattezzata Il Vittoriale, una complessa struttura costituita da 36 stanze. Il suo guardaroba era costituito, secondo il suo segretario Tom Antongini, da trecento camicie di seta, un centinaio di vestiti, decine di uniformi da generale, una cinquantina fra pellicce, cappotti e soprabiti, altrettanti cappelli, vestaglie e pigiami, trecento paia di calze, cinquecento cravatte, escluse quelle da frac, duecento paia di scarpe. Era, inoltre, attorniato da una corte di fedelissimi, della quale facevano parte diverse diecine di domestici e di operai, che lo servivano con devozione e fedeltà. Non mancavano le riverenze dei politici tra cui lo stesso Mussolini, né mancavano giovanissime amanti che facevano a gara per essere invitate nella stanza degli ospiti.
Dopo tanti anni vissuti in situazioni spesso disastrose, ecco che, finalmente, aveva raggiunto una fama mondiale e una piena agiatezza economica. Ora, però, che aveva toccato l’apice del benessere, ecco subentrare problemi più gravi di quelli che aveva avuto nel travagliato passato, ossia l’arrivo della senescenza, associata a numerosi disturbi fisici e, principalmente, aggravata dal pensiero costante della morte, che vedeva ormai alle porte.
Rispetto all’anno prima, che aveva scritto Il libro segreto, i sintomi della decadenza fisica si fecero più gravi e più evidenti. Egli non si dedicò più ad alcun lavoro, o meglio abbozzò alcune opere che non furono mai portate a termine. Limitò la sua attività tra lettere e messaggi. Nonostante tutto, spinto da un folle vitalismo, ormai impossibile da sostenere, non interruppe il suo costante impegno erotico, ricorrendo anche all’ausilio della cocaina, che aveva cominciato a fiutare dal periodo fiumano.
Cercò di ingannare la morte trascorrendo la maggior parte del tempo con le amanti, di cui la più importante fu sicuramente Evelina Scapinelli Morasso (Manah, Maya), ma anche con tante altre, tra cui: Ester Pizzutti (Ether), Ines Pradella (Fiammetta), Antonietta Cassinari (Nietta), Caterina Erculiani Cervis (Riri), Angela Panizza (Leila), Anna Maria Bregoli (Ornella), Irma Colli (Donella), Tina di Gargnano, la salodiana Atalanta e la pelosissima Lina.
Ha scritto Umberto Russo nel risvolto di copertina: «Gli ultimi giorni della vita di Gabriele d’Annunzio sono rievocati da Franco Di Tizio con l’accuratezza e l’esauriente indagine che caratterizzano ogni suo lavoro. La ricerca delle fonti e la ricostruzione cronologica sono esemplari, sicché la figura del Poeta prossimo alla fine ne risalta in piena luce, tra gli acciacchi della vecchiaia e le residue volontà di continuare ad operare nell’Italia di quei tempi, per allontanare quanto più possibile l’ineluttabile resa alla morte. Grande merito dell’Autore è aver procurato e ben ordinato tanti dati, secondo una precisa scansione cronologica che accompagna il lettore e gli agevola la comprensione».
Franco Di Tizio, nato il 14 ottobre 1948 a Francavilla al Mare, è medico umanista. Ha esordito in campo letterario, a vent’anni, pubblicando una raccolta di poesie, Aliquando permutabo (Solfanelli, 1968). Studioso del Cenacolo michettiano e, principalmente, biografo dannunziano, ha dato alle stampe numerosi libri, tra cui: Francesco Paolo Michetti nel cinquantenario della morte (Brandolini, 1980), Francesco Paolo Tosti (Brandolini, 1984), Costantino Barbella (Solfanelli, 1991), Carte dannunziane (Menabò, 1998), Il Camarlingo e la Camerlengo (Ediars, 2000), L’Attendente e il Vate (Ianieri, 2001), D’Annunzio e Michetti. La verità sui loro rapporti (Ianieri, 2002), Paolo De Cecco e gli amici del Cenacolo michettiano, (Associazione culturale “Amici del libro”, 2002), D’Annunzio e Albertini. Vent’anni di sodalizio (Ianieri, 2003), Lina Cavalieri. La vita (1875-1944) (Ianieri, 2004), Antonietta Treves e d’Annunzio (Ianieri, 2005), Basilio Cascella. La vita (1960-1950) (Ianieri, 2006), D’Annunzio e Mondadori (Ianieri, 2006), Francesco Paolo Michetti nella vita e nell’arte (Ianieri, 2007), La Santa Fabbrica del Vittoriale nel carteggio inedito d’Annunzio-Maroni (Ianieri, 2009), D’Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879-1933 (Ianieri, 2009), La tormentata vita di Gabriellino d’Annunzio nel carteggio inedito con il padre (Ianieri, 2010), Giuseppe Mezzanotte e d’Annunzio. Cinquant’anni di amicizia (Ianieri, 2011), Gabriele d’Annunzio e la famiglia d’origine (Ianieri, 2013), Guido Treves e d’Annunzio negli anni del declino della Casa Editrice (Ianieri, 2014), D’Annunzio e la figlia Renata. Carteggio inedito 1897-1937 (Ianieri, 2015), Gabriele Cruillas. Il figlio non riconosciuto da d’Annunzio (Ianieri, 2016), Gabriele d’Annunzio e il figlio Veniero (Ianieri, 2016), Gabriele d’Annunzio e il figlio Mario (Ianieri, 2016), Giacomo Acerbo e i suoi rapporti con d’Annunzio e Mussolini (Ianieri, 2017), Elena Sangro e la sua relazione con Gabriele d’Annunzio (Ianieri, 2017), Il soggiorno napoletano di Gabriele d’Annunzio (Ianieri, 2018), Il periodo francavillese di Gabriele d’Annunzio (Ianieri, 2019), Gabriele d’Annunzio dalla vittoria mutilata alla marcia di Ronchi (Ianieri, 2019), D’Annunzio e Scarfoglio (Ianieri, 2020), Francesco Paolo Tosti e il suo sodalizio con Gabriele d’Annunzio (Ianieri, 2020), Gabriele d’Annunzio e gli amici del Cenacolo michettiano (Ianieri, 2021), Gabriele d’Annunzio e la sua relazione con Evelina Scapinelli Morasso (Ianieri, 2021),
I rapporti segreti fra d’Annunzio e Mussolini nelle rivelazioni di Tom Antongini (Ianieri, 2021), La mia attività letteraria. Confessioni e ricordi (Ianieri, 2021) e Studi e ricerche su Gabriele d’Annunzio (Ianieri, 2022).