€ 38.00
Autore: Franco Di Tizio
Genere: Saggistica
Formato: 17×24 cm
Edizione: marzo 2017
Pagine: 528 (con 153 illustrazioni)
Collana: Biblioteca dannunziana n. 17
ISBN: 978-88-94890-04-4
La biografia che Franco Di Tizio ha tracciato di Giacomo Acerbo percorre una vita segnata da un solco profondo che divise in due fasi nettamente contrastanti: un primo, fausto momento di ascesa al potere ed un secondo sovrastato dal rischio tremendo di una morte cruenta, e ciò all’indomani del fatidico 25 luglio 1943, quando egli espresse un voto sfavorevole a Mussolini. Vero è che a questa successe un’ultima fase di recuperata tranquillità, ma certo il ricordo rimase a incidere nell’animo di Giacomo Acerbo.
Pervenuto da giovane all’adesione al fascismo dalla militanza tra gli ex-combattenti della prima guerra mondiale, Acerbo conservò, anche quando ascese al governo, la sua propensione ad agevolare la vita dei reduci, degli indigenti, degli umili, e questi, in un certo senso, lo contraccambiarono salvandolo dalla fucilazione dei nazifascisti quando egli si rifugiò latitante nelle campagne d’Abruzzo.
Il dato saliente di questa vita agitata, un dato comune ad ogni suo tratto, è lo studio, rivolto specialmente al mondo agricolo, che Acerbo tradusse in molte pubblicazioni: caso più unico che raro tra i gerarchi fascisti.
Franco Di Tizio con la sua consueta metodica di ricerca ha ricostruito attentamente, tassello dopo tassello, tutta la vita di Giacomo Acerbo, basandosi soprattutto sui documenti –
lettere, articoli di stampa, decreti, volumi di storia e via dicendo – e illustrando il racconto con un ampio corredo fotografico.
Analoga cura si nota nella seconda parte del volume, che punta l’obiettivo sui rapporti tra i due protagonisti abruzzesi del primo Novecento, d’Annunzio e Acerbo. Dunque, il volume è un attento studio che, mediante la biografia di un personaggio dalla mutevole sorte, offre un interessante sondaggio di un periodo tra i più convulsi della storia d’Italia.
Umberto Russo
L’autore
Franco Di Tizio, nato il 14 ottobre 1948 a Francavilla al Mare, è medico umanista. Ha esordito in campo letterario, a vent’anni, pubblicando una raccolta di poesie, Aliquando permutabo (Solfanelli, 1968). Studioso del Cenacolo michettiano e, principalmente, biografo dannunziano, ha dato alle stampe numerosi libri, tra cui: Francesco Paolo Michetti nel cinquantenario della morte (Brandolini, 1980), Francesco Paolo Tosti (Brandolini, 1984), Bibliografia essenziale di Mario Vecchioni (Solfanelli, 1986), Costantino Barbella (Solfanelli, 1991), Carte dannunziane (Menabò, 1998), Il Camarlingo e la Camerlengo (Ediars, 2000), L’Attendente e il Vate (Ianieri, 2001), D’Annunzio e Michetti. La verità sui loro rapporti (Ianieri, 2002), Paolo De Cecco e gli amici del Cenacolo michettiano, (Associazione culturale “Amici del libro”, 2002), D’Annunzio e Albertini. Vent’anni di sodalizio (Ianieri, 2003), Lina Cavalieri. La vita (1875-1944) (Ianieri, 2004), Antonietta Treves e d’Annunzio (Ianieri, 2005), Basilio Cascella. La vita (1960-1950) (Ianieri, 2006), D’Annunzio e Mondadori (Ianieri, 2006), Francesco Paolo Michetti nella vita e nell’arte (Ianieri, 2007), La Santa Fabbrica del Vittoriale nel carteggio inedito d’Annunzio-Maroni (Ianieri, 2009), D’Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879-1933 (Ianieri, 2009), La tormentata vita di Gabriellino d’Annunzio nel carteggio inedito con il padre (Ianieri, 2010), Giuseppe Mezzanotte e d’Annunzio. Cinquant’anni di amicizia (Ianieri, 2011), Gabriele d’Annunzio e la famiglia d’origine (Ianieri, 2013), Guido Treves e d’Annunzio negli anni del declino della Casa Editrice (Ianieri, 2014), D’Annunzio e la figlia Renata. Carteggio inedito 1897-1937 (Ianieri, 2015), Bibliografia essenziale di Umberto Russo (Ianieri, 2015), Gabriele Cruillas. Il figlio non riconosciuto da d’Annunzio (Ianieri, 2016), Gabriele d’Annunzio e il figlio Veniero (Ianieri, 2016) e Gabriele d’Annunzio e il figlio Mario (Ianieri, 2016).