€ 32.00
Autore: Franco Di Tizio
Genere: Saggistica
Formato: 17×24 cm
Edizione: 2011
Pagine: 448 con 64 illustrazioni fuori testo
Collana: Biblioteca dannunziana
ISBN: 978-88-97417-05-7
Scrittore di matrice naturalistica, ma non insensibile a certe suggestioni protonovecentesche (come la tematica dell’ ”inetto” e le venature malinconiche che di tanto in tanto affiorano dalla sua spontanea ironia), Giuseppe Mezzanotte (Chieti, 1855-1935) non ebbe in vita il successo di critica di cui godevano altri narratori coevi. Solo in anni recenti la sua opera è stata riproposta e riconsiderata, mentre fino ad oggi mancava un’ esauriente biografia che mettesse in luce tutti i momenti salienti della sua vita, dal giovanile esordio nel giornalismo napoletano al ritorno nella città natia, fino al lungo e sofferto tramonto in provincia, tra impegni scolastici e beghe paesane, ma sempre in attività sul piano culturale.
Con questo lavoro Franco Di Tizio, aduso a simili imprese di scavo e ricostruzione critica, offre un completo ritratto di Mezzanotte, basato su una interessante documentazione in buona parte inedita e specificamente orientato sul rapporto che lo legò all’amico e conterraneo Gabriele d’Annunzio, un rapporto che lo scrittore teatino volle tenacemente proseguire fino al termine della vita, sebbene il Vate gli opponesse quel silenzio in cui amava chiudersi negli anni del Vittoriale anche nei riguardi di persone che gli erano state care e propizie.
Questa peculiare prospettiva rende ancora più coinvolgente la lettura, giacché dal ponderato raffronto tra i due percorsi esistenziali meglio si evincono le analogie e le divergenze dei loro destini: uno stimolante motivo di riflessione sulla “fortuna” che storicamente accompagna le opere letterarie.
Umberto Russo