€ 20.00
Autore: Sara Follacchio
Formato: 17×24 cm
Edizione: 2013
Pagine: 288 – con illustrazioni
ISBN: 978 8897 417 41 5
Prezzo: Euro 20,00
Nel marzo 1946, i proprietari della Libreria Antiquaria Nironi & Prandi di Reggio Emilia segnalavano ai cultori di studi dannunziani un libro assai raro – L’Arcangelo. Vita e miracoli di Gabriele d’Annunzio – ritirato dal commercio, nel marzo 1931, a qualche ora dal suo ingresso nelle librerie del Regno.
Il volume – opera di Federico Vittore Nardelli, abruzzese come il sommo poeta – era apparso a due mesi di distanza dalla biografia dannunziana di Angelo Sodini – Ariel armato – edita da Arnoldo Mondadori e destinata ad aggiudicarsi la somma di cinquantamila lire offerta dall’ambasciatore della Repubblica di San Marino a Parigi Enrico Garda, destinata all’autore di una biografia capace di tessere un elogio storicamente sicuro del poeta soldato.
Federico Vittore Nardelli precisava polemicamente: non avendo preso parte al concorso, pago cinquanta mila lire il gusto di scrivere quel che mi pare.
Gabriellino d’Annunzio – secondogenito del Vate – aveva provveduto a segnalare tempestivamente l’ignobile libello all’illustre genitore, anche l’amico e procuratore del poeta Alfredo Felici ne era rimasto indignato. Benito Mussolini, dal canto suo, aveva provveduto a impartire precise disposizioni affinché venisse immediatamente ritirato dal commercio. Di lì a poco, Federico Nardelli – persuaso di poter fornire al poeta i necessari chiarimenti e di poter ottenere la revoca del provvedimento – giungeva al Vittoriale, accompagnato da due donne ben note al poeta: una devotissima amica, divenuta consorte dell’autore della biografia, e colei che il poeta dichiarava di aver avuto come amante prima e dopo il matrimonio, e alla quale aveva attribuito anni prima il nome di Chiaretia.
Giovanni Rizzo – incaricato di allontanare il Trio – aveva prontamente eseguito gli ordini ricevuti. Gabriele d’Annunzio, nel frattempo, segnalando ad Alfredo Felici la lettera d’amore con cui Chiaretia aveva cercato di introdurre i nardelli al suo cospetto, lo esortava ad ammirarlo, per essersi sottratto alle lusinghe della fanciulla tenendo eroicamente ed ermeticamente chiuse le brache e contratta la coglia.
Ma chi era e com’era giunto Federico Vittore Nardelli a occuparsi della vita e dei miracoli di Gabriele d’Annunzio? E qual era l’identità delle due donne che lo accompagnavano? Quali ragioni, infine, rendevano la biografia – agli occhi di coloro che avevano avuto modo di sfogliarne le pagine – un ignobile libello?
Le vicissitudini di Chiaretia, dell’autore della biografia e della devotissima amica del poeta, i contenuti della biografia e le ragioni che conducono Federico Vittore Nardelli – futuro biografo di Luigi Pirandello – a occuparsi di Gabriele d’Annunzio, vengono ricostruiti minuziosamente nel presente volume, sulla base di una ricca documentazione inedita: lettere conservate presso l’Archivio del Vittoriale e presso l’Archivio storico della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, carte contenute nell’archivio privato di Federico Vittore Nardelli, donato di recente alla Biblioteca provinciale “Gabriele D’Annunzio” di Pescara, documenti reperiti presso l’Archivio Centrale dello Stato. Il quadro che emerge dalla narrazione delle vicende dell’ignobile libello e dei protagonisti della storia – di cui non sono rintracciabili, all’interno degli innumerevoli scritti dedicati al poeta, che pochi cenni – è un vero e proprio affresco, capace di fare nuova luce sui rapporti tra Arnoldo Mondadori, Benito Mussolini e Gabriele d’Annunzio, sugli intellettuali dannunziani e antidannunziani attivi nel Ventennio, sulla produzione letteraria e sul profilo culturale e politico di un autore sconosciuto ai più, sul ruolo significativo, e anch’esso ignorato, delle due donne che lo accompagnavano. Il volume risulta, dunque, un contributo prezioso e originale, volto a restituire – nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita del poeta e a poco più di ottant’anni dalla pubblicazione del volume di Federico Nardelli – piena visibilità a una biografia, “non autorizzata”, che ha osato descrivere spregiudicatamente Gabriele d’Annunzio mentre questi era ancora in vita, opera audace di un devoto che non ha atteso – come i più scaltri biografi successivi – che il poeta chiudesse gli occhi per sempre per ricordare ai suoi ammiratori e ai suoi detrattori che egli era un geniale istrione, un sincero mistificatore, un appassionato illusionista, un ispirato mitomane o, più semplicemente, un delicatissimo canzonatore dei comuni mortali.
L’AUTRICE
Sara Follacchio, laureata in Filosofia e in Lingue e letterature straniere, insegnante liceale e ricercatrice, si occupa da tempo di intellettuali, riviste e associazioni femminili tra le due guerre e dell’esperienza dei giovani e delle donne abruzzesi negli anni del fascismo e del secondo conflitto mondiale. Su tali tematiche ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti contributi:
– Conversando di femminismo «La Donna Italiana», in La corporazione delle donne. Ricerche e studi sui modelli femminili nel Ventennio, a cura di Marina Addis Saba, Vallecchi, Firenze, 1988.
– “L’ingegno aveva acuto e la mente aperta”. Teresa Labriola: appunti per una biografia, in «Storia e problemi contemporanei», 1996, 17.
– Da un secolo all’altro: Antonio e Teresa Labriola, in «Itinerari», 1998, 2.
Esistenze femminili tra guerra e dopoguerra, in Donne guerra politica, a cura di Dianella Gagliani, Elda Guerra, Laura Mariani, Fiorenza Tarozzi, Clueb, Bologna, 2000.
– Il fascismo femminile nel Pescarese, Numero monografico di «Abruzzo Contemporaneo», 2001, 13.
– I giovani e la scuola nel ventennio fascista, con Graziella Gaballo, Numero monografico di «Abruzzo Contemporaneo», 2004, 19-21.
– “… nel nome della Patria e di Dio…”. L’esperienza di «Lumen» e delle sue fondatrici tra fascismo ed età repubblicana, in Guerra Resistenza Politica. Storie di donne, a cura di Dianella Gagliani, Aliberti, Bologna, 2006.
– Riviste di cultura nel secondo dopoguerra in Tipografia e editoria in Abruzzo e in Molise. Il XX secolo, a cura di Giovanna Millevolte, Giorgio Palmieri, Luigi Ponziani, Rubettino, Savoria Mannelli, 2007.
– Organizzazioni giovanili, istituzioni scolastiche, assistenza all’infanzia nel Ventennio, in I giovani e i luoghi dell’istruzione dello svago e dello sport nella cultura degli anni Trenta in Italia. Ipotesi per la conoscenza e la tutela del patrimonio storico e architettonico del Moderno, a cura di Angela Appignani, Pescara, 2007.
– Per una «coltura» del corpo e dello spirito. L’«istruzione ginnastica» in Abruzzo tra ‘800 e ‘900 in Luoghi, protagonisti e forme dello sport in Abruzzo. La memoria narrata, a cura di Francesco Bonini, Pescara, 2009.