€ 18.00
Autore: Paola Sorge
Genere: Carteggio
Formato: 17×24 cm, brossura
Edizione: 2004
Pagine: 158, con illustrazioni
Collana: Biblioteca dannunziana
ISBN: 88 88302 14
Prezzo di copertina: € 18,00
Negli anni Ottanta dell’Ottocento un pittore, uno scultore, un musicista e un poeta, legati tra loro da una “comunione intima innegabile” come notarono, sia pur confusamente, i critici del tempo, vissero nei periodi estivi nel bel convento che dalla sommità di una collina domina l’Adriatico, per lavorare e scambiarsi idee, tecniche e segreti del mestiere. Le loro opere avevano un tema comune:
…la natura e la gente d’Abruzzo e spesso gli stessi soggetti passavano dai dipinti alle sculture, alle note ai versi, a formare un unico, grandioso poema. Privo di adeguati supporti teorici, il cenacolo di Francavilla fu una sorta di “officina” dal sapore di nuovo da dove uscirono opere grandiose ma anche semplici e timide “prove d’autore”. Tuttavia ogni creazione nata nel convento era animata e fecondata da un sogno splendido e impossibile che collegava il piccolo gruppo di artisti abruzzesi alla temperie artistica d’oltralpe.
Un sogno che in un certo senso è rimasto sino ad oggi il loro segreto. Il sogno di “una grande, immensa Arte fatta di tutte le arti”, veniva da lontano: non sembrava più un’utopia da quando aveva preso forma nel Gesamtkunstwerk di Wagner; la passione per il grande compositore tedesco e le sue teorie, per la melopea e per il Wort-Ton Drama, era diventata una febbre che aveva contagiato mezza Europa e invaso Parigi. Nel corso di questa trattazione si parlerà esclusivamente dei quattro “grandi” del gruppo francavillese: di Gabriele d’Annunzio, di Costantino Barbella e di Francesco Paolo Tosti, oltre che, naturalmente, di Francesco Paolo Michetti.