€ 14.00
Autore: Franca Minnucci
Genere: Carteggio
Formato: 14×21 cm, brossura
Edizione: 2010
Pagine: 208, con illustrazioni
Collana: Saggi e carteggi dannunziani
ISBN: 978 8888 302 85 0
Prezzo di copertina: € 14,00
Il nuovo libro di Franca Minnucci, racconta attraverso lettere, telegrammi e documenti inediti, l’anno più difficile e controverso nella vita di Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio: il 1904.
L’autrice, una delle maggiori biografe della Duse (sta curando per conto del Comitato Scientifico del Vittoriale l’intero carteggio tra i due artisti), nonché interprete teatrale del personaggio femminile tanto legato al Vate, ricostruisce con precisione in questo libro la lacerazione dei rapporti tra il Poeta e la famosa attrice.
In esso ripercorre con un’analisi attenta e capillare, momento per momento, gli eventi, i cambiamenti d’umore, le decisioni improvvise e tutto quel pathos e quella concitazione che si creò nell’anno della messa in scena della Figlia di Iorio.
L’autrice cerca le motivazioni più profonde, quelle più sotterranee e taciute di eventi raccontati da tutti, come lei stessa dice nella presentazione, tra “mezze verità e pietose bugie”, cercandone una motivazione storica, una spiegazione scientifica. Un lavoro filologico ed esegetico rilevante che ha meritato per questo una lunga prefazione della professoressa Annamaria Andreoli, una delle maggiori studiose di d’Annunzio.
La pubblicazione presenta, proprio per la precisione con la quale è condotta, una rilettura dei fatti di quell’anno “pazzesco” che permette alla studiosa di sostenere l’ipotesi assolutamente nuova ed originale ed anche audace che non fu Gabriele d’Annunzio a impedire, a non volere, a sottrarre l'”opera bella” alla grande Tragica ma fu, senza dubbio, Eleonora Duse che per molti motivi, non volle interpretare quel personaggio: ebbe paura, non colse la grandezza di quel dramma e amareggiata e tradita come donna ed amante, provata fisicamente ed economicamente fuggì da quel personaggio e da un impegno che pur aveva preso con il suo autore.