€ 16.90
Autori: Attilio Mazza
Formato: 14×21 cm
Edizione: 2015
Pagine: 248
ISBN: 978 8897 417 77 4
Prezzo: Euro 16,00
Gabriele d’Annunzio ebbe una sensibilità fortemente religiosa. Dichiarò, infatti, di aver avuto un’«anima nativamente religiosa». Anche se risulta difficile, addirittura impossibile, definire la sua religiosità.
Fu sempre consapevole del mistero in cui viviamo. E sembra avesse la certezza della vita oltre la vita. Addirittura affermò di aver visto i trapassati: l’adorata madre, Luisa De Benedictis ed Eleonora Duse, in particolare. Furono solo fantasie della sua mente “siderale”? Nessuno potrà mai confermare o smentire.
È dunque arduo definire quale sia stato il credo del poeta. Il tema è già stato affrontato da molti studiosi, come si evince anche dalla sintesi bibliografica proposta a conclusione del testo. Ed è stato pure esplorato da Attilio Mazza, in particolare nel volume D’Annunzio orbo veggente (Ianieri Edizioni), testo dal quale sono stati ripresi alcuni passi, al pari di altri saggi in una rielaborazione che intende offrire un quadro più completo sull’argomento. Sono state qui aggiunte, inoltre, notizie biografiche ritenute importanti per meglio definire i periodi in cui, sin dalla giovinezza, si occupò di religioni allargando la sua conoscenza, determinante per il formarsi della propria concezione metafisica assai personale.
Il tema, molto complesso, rimane comunque aperto alla ricerca sperando che nuove carte del poeta ancora segrete, conservate soprattutto da collezionisti, possano rivelare, in modo più esauriente, il suo pensiero sulla Metafisica, e cioè sulla conoscenza teoretica dei princìpi primi della realtà, di là dagli aspetti particolari propri di ogni manifestazione religiosa.
La complessità della concezione religiosa di d’Annunzio è occasione di riflessione per tutti poiché, come ammonì Dante, «fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e conoscenza».
L’AUTORE
Attilio Mazza, nato il 27 febbraio 1935 a Gavardo e deceduto recentemente a Salò l’8 febbraio 2015. è stato giornalista bresciano, storico della cultura, in particolare di Gardone Riviera, località di cui ha riscoperto la grande stagione mitteleuropea (1885-1915). Fu studioso della vita di Gabriele d’Annunzio e del Vittoriale indagati in alcune decine di saggi, fra cui innovativi quelli sul poeta e il “pianeta mistero”. Ha pubblicato opere sulla storia locale e si è occupato di calendaristica e di tradizioni bresciane.
È stato chiamato per un decennio (1982-1992) a far parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione del Vittoriale degli Italiani quale esperto culturale; è stato eletto due volte sindaco di Gardone Riviera nel 1989 e nel 1990. Questo libro, La religione di d’Annunzio, è il suo ultimo lavoro letterartio.