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Autore: Vincenzo Sottanella
Genere: Saggistica
Formato: 14×21 cm
Edizione: 2016
Pagine: 112
Collana: Saggi e carteggi dannunziani
ISBN: 978-88-88302-49-2
Vincenzo Sottanella non è conosciuto soltanto per aver scritto con Antonio Fares il libro Florilegio di documenti sui rapporti tra l’Abruzzo e la Repubblica di Ragusa, ma è noto per i suoi studi su Gabriele d’Annunzio, di cui ha già pubblicato cinque libri.
Nel primo, Letteratura e politica in d’Annunzio fino al 1915 con un glossario politico, edito nel 1993, è citato Claudio Varese che nella «Fiera Letteraria» di Roma del 31 marzo 1966 ha scritto: «Negli anni accademici trascorsi sono state discusse con me alcune tesi… Particolarmente degne di pubblicazione, sia per l’argomento sia per il modo come sono state svolte e tali da colmare una lacuna, sono quelle di Vincenzo Sottanella su Letteratura e politica in D’Annunzio fino al 1915…». Il riferimento era alla tesi di laurea discussa da Sottanella nel 1964 all’Università di Urbino. Il libro, comunque, non si limitava alla mera pubblicazione della tesi ma era un’opera rielaborata a tal punto che delle 228 voci del glossario politico 200 non risultavano nel Vocabolario dannunziano di Giuseppe Lando Passerini; vi erano, inoltre, più di venti parole interpretate in maniera diversa. Non a caso per tale volume l’autore ricevette nel 1994 il Premio Amantea per la Saggistica letteraria.
Dopo i cinque importanti libri sul Vate vede ora la luce questo sesto lavoro che è complementare e si ricollega alla sua prima opera con quattordici nuovi importanti capitoli, che trattano episodi dannunziani di estremo interesse ricavati principalmente dai Taccuini. Contiene, inoltre, tre glossari politici dannunziani, la Storia editoriale del carteggio d’Annunzio-Mussolini e un’intervista rilasciata dall’autore nel 2008 alla rivista «Sipario» sul carteggio tra il Vate e il Duce. Quest’opera, quindi, è da considerarsi il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca che Sottanella ha rigorosamente compiuto in questi ultimi anni.