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Gabriele d’Annunzio (Pescara 12 marzo 1863 – Gardone Riviera 5 marzo 1938) ha cantato all’Italia intera, con le sue opere, le meraviglie del suo Abruzzo: cielo, mare, monti, e in particolare della sua Pescara. Nel 1874 lascia la città natale per andare a studiare a Prato nel Collegio Cicognini: torna per la prima volta a Pescara quattro anni dopo per conseguire la licenza liceale. Nel 1880 conosce Francesco Paolo Michetti e, con la frequentazione del Cenacolo di Francavilla, d’Annunzio si riappropria del suo Abruzzo. Il richiamo al continuo motivo pescarese trova grande sviluppo negli anni di Terra Vergine e dei racconti che diventeranno le Novelle della Pescara con i ricorrenti motivi legati al mare, al fiume e agli usi e costumi dei personaggi dell’epoca. In tutte le novelle giovanili del Poeta è sempre presente una colonna sonora fatta di canti e nenie legata in genere al momento della seduzione. Fra i personaggi delle novelle manca quasi spesso quella della mamma dei protagonisti o perché morta o perché lontana.
Mimmo Sarchiapone è nato a Pescara nel 1931 ed attualmente vive e lavora a Montesilvano. Nel 1966 si trasferisce a Firenze e frequenta il Corso Triennale di Tecnica della Incisione presso l’Accademia di Firenze. Nel 1978, a Bologna, attrezza lo studio installandovi il torchio a stella per la stampa. Da questo momento si dedica con particolare cura all’attività grafica di cui diventa uno dei più attivi ed appassionati esponenti. Nascono così centinaia di lastre incise in acquaforte, acquatinta, punta secca e in tecnica mista.
Terra vergine, Dalfino, Fiore fiurelle, Cincinnato, Lazzaro, Campane, Toto, Fra’ Lucerta, La gatta, Bestiame, Ecloga fluvialeTerra vergine, Dalfino, Fiore fiurelle, Cincinnato, Lazzaro, Campane, Toto, Fra’ Lucerta, La gatta, Bestiame, Ecloga fluviale, undici novelle giovanili di Gabriele d’Annunzio ripubblicate esattamente 131 anni dopo la prima pubblicazione di “Terra Vergine” (27 aprile 1882, Sommaruga Edizioni).
In occasione del 150° Anniversario della nascita del Gabriele d’Annunzio si è voluto riportare alla luce il progetto giovanile del Poeta: vedere illustrate le sue novelle. La loro effettiva illustrazione avrebbe facilitato la penetrazione comunicativa, avrebbe inoltre apportato quell’ulteriore tocco artistico utile per evidenziare, in ambito originalissimo, l’unicum tutto nuovo dell’arte dannunziana.
Per le illustrazioni è stato necessario andare alla ricerca di un artista legato espressamente ad un purismo ottocentesco, bravo a calarsi nei personaggi e a divenire interprete fedele dei contenuti letterari delle novelle. Per questo la scelta è caduta sul Maestro Mimmo Sarchiapone, abruzzese di Pescara, classe 1931, grafico incisore, artista dotato di singolare gusto compositivo che con perizia, attraverso un tratteggio fine e sapiente (tipico delle realizzazioni Exlibristiche delle quali è valente esecutore), è riuscito nella riproposizione a privilegiare la natura, immersa in un’atmosfera arcana senza tempo. Nel testo letterario del giovane d’Annunzio ha saputo cogliere l’ispirazione poetica, nella natura si è calato come in un luogo dell’anima che non passa.