€ 10.00
Autore: Marco A. Lucio
Genere: esoterismo
Formato: 10,4×16,8 cm, brossura – illustrato
Edizione: 2009
Pagine: 80
ISBN: 978 88 88302 72 0
Prezzo di copertina: € 10,00
Chiunque abbia una sia pure superficiale notizia di misteri orfici, di riti elusini, delle pratiche della scuola italica pitagorica, della complessa religiosità mithraica, ma anche di alcune forme di iniziazione cavalleresca, delle discese ctonie nei labirinti alchemici, o infine delle iniziazioni al sacerdozio cattolico, sa assegnare la giusta funzione ad una grotta, o alla rappresentazione simbolica di essa, dove l’iniziando si rinchiude, per consumare la sua ultima animicità profana e, in tal modo, prepararsi alla rinascita esoterica dell’homo novus.
L’autore, che ha voluto celare la sua identità in uno pseudonimo, ci accompagna, pagina dopo pagina, a scoprire questo momento fondamentale della vita massonica, senza celare l’emozione che un tal luogo suscita anche nello spirito più scaltrito e refrattario.
Il testo, diviso in due parti, rivela in ognuna una specifica funzione.
Nella prima, la descrizione puntuale ed accurata accompagna lo sguardo del lettore, come in una scena cinematografica, a guardarsi intorno e a scoprire, nell’ombra che avvolge tutto l’ambiente, i caratteri, gli oggetti, i disegni che lo compongono, in una parola a percepirne l’aria che vi si respira.
Nella seconda, la pagina si carica di riferimenti e rimandi esperenziali, tutti tesi ad ordinare e a ricondurre su un piano logico le intuizioni percepite sull’onda dell’emozione e fissate in una specie di “diario di bordo” steso sinteticamente durante la solitaria ed intensa navigazione per un mare fino ad allora inesplorato.
“Gli occhi, passando dal buio della benda alla semioscurità del locale, intravedono qualcosa sulle pareti che percorrono con un rapido sguardo, alla ricerca di riferimenti noti, ma una serie di segni e simboli si susseguono apparentemente senza significato, fino a che non emerge un appiglio cui aggrapparci: alcune frasi, alcune parole che identifichiamo chiaramente perché scritte nel linguaggio corrente.