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VOLUME TERZO
A cura di: Dante Marianacci
Testi di: Dante Marianacci, Daniela D’Alimonte, Antonella del Ciotto, Andrea Gialloreto, Antimo Amore, Antonio Gasbarrini, Simone Gambacorta, Franco Di Tizio, Patrizia Tocci, Fabrizio Masciangioli, Renato Minore, Margherita Venturelli, Daniela Quieti, Mariella Di Brigida
Collana: Saggi storici
Formato: 13×20 cm
Edizione: novembre 2024
Pagine: 168
ISBN: 979-12-5488-139-2
Questo volume esplora le intersezioni tra giornalismo, storia e letteratura, mostrando come queste pratiche si influenzino reciprocamente e come abbiano contribuito alla comprensione e alla narrazione del mondo.
Le radici del giornalismo risalgono all’antichità, quando notizie e annunci venivano diffusi attraverso mezzi rudimentali come editti o bollettini pubblici. Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg nel XV secolo, la diffusione delle informazioni divenne più capillare e accessibile, segnando l’inizio del giornalismo moderno. Il giornalismo nacque quindi con una vocazione storica: registrare gli eventi contemporanei e fungere da strumento di trasmissione della storia. I cronisti del passato, dai resoconti medievali fino ai giornali del XVIII e XIX secolo, sono stati testimoni diretti di epoche e cambiamenti sociali, contribuendo a plasmare la memoria collettiva.
Il giornalismo si è progressivamente evoluto, assumendo il compito di raccontare la verità in modo oggettivo e verificabile. Tuttavia, sin dagli albori, è sempre esistita una tensione tra l’obiettività e la necessità di interpretare e contestualizzare gli eventi. Spesso, i giornalisti sono diventati a loro volta attori della storia, influenzando il corso degli eventi attraverso il potere delle informazioni e delle interpretazioni. Un esempio emblematico è l’importanza dei quotidiani nella formazione delle opinioni pubbliche, specialmente durante eventi storici come le rivoluzioni o le guerre.
Stefano Pallotta
Presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo
ESTELLA CANZIANI
MODESTO DELLA PORTA
ALBERTO SAVINIO
CURZIO MALAPARTE
PIER PAOLO PASOLINI
GUIDO PIOVENE
UGO MARIA PALANZA
GENNARO MANNA
ROMOLO LIBERALE
RAFFAELE FRATICELLI
UMBERTO RUSSO
VITTORIANO ESPOSITO
LUCIANO RUSSI
SERGIO DE RISIO
CLEMENTE DI LEO
IGINO CREATI
VITO MORETTI
Dante Marianacci è nato ad Ari (Chieti) e attualmente vive tra Pescara e il suo paese natio, dopo aver trascorso trent’anni in giro per il mondo come funzionario e dirigente dell’Area della promozione culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Poeta, narratore, saggista, giornalista, ha pubblicato una trentina di volumi, tra libri di poesie, romanzi, antologie europee di poesia, narrativa e teatro, oltre a testi di saggistica, atti di convegni, editi in varie lingue, in Italia e all’estero. Tra i suoi testi di narrativa si segnalano i tre romanzi I cloni di Mr. Bond, 2004; I fiori del Tibisco, 2006 e Caffè Hungaria, 2013, 2014, mentre per la poesia: Come il gabbiano, 1970; Un viaggio per Tiresia, 1975; Isolette sulla terra, 1977; Graffiti, 1980; Maschere e fortilizi, 1985; Cronachette praghesi, 1990; I ritorni di Odysseus, 1997; Signori del vento, 2002; Lettere da Ulcisia, 2008, 2011; Sconfinamenti, 2010, 2013; Scenari della mente, 2016, Bagliori planetari, 2022. È tradotto in una quindicina di lingue e ha tradotto in italiano, tra gli altri, testi poetici di Lawrence Ferlinghetti,
Vladimir Holub, Yang Lian, Charles Tomlinson. Ha fondato e diretto diverse collane editoriali tra cui: Premio Francesco Petrarca a Praga, Italian Notebooks a Edimburgo, Settimane della lingua italiana nel mondo a Budapest e a Vienna; due riviste internazionali: La Nuova rivista italiana di Praga, Italia & Italy a Edimburgo, Budapest, Vienna, Il Cairo; come direttore nel quinquennio 2003-2008, Nuova Corvina a Budapest. Ha inoltre pubblicato su numerosi periodici e giornali italiani e stranieri centinaia di saggi, articoli e inchieste occupandosi di letteratura, cinema, arti figurative, architettura, musica, scienza. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali il Premio Taormina di giornalismo. È stato presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani (2014-2019), vicepresidente della Fondazione Tiboni e dei Premi Internazionali Flaiano di Letteratura, Cinema, Teatro, Radio e Televisione, presidente della Fondazione Aria. Attualmente è presidente della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio.